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- Santo del giorno: S. Geremia

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Il Santo Rosario in onore di Maria SS. della Sanità

Il Santo Rosario in onore di Maria SS. della Sanità

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Il SANTO ROSARIO in onore di MARIA SS. DELLA SANITÀ

 SANTUARIO DIOCESANO ∙ VOLTURARA APPULA

 

I testi del Rosario,

Litanie e Preghiera di consacrazione sono a cura di

Don Donato D’Amico.

Con imprimatur di

S. E. Mons. Domenico Cornacchia,

vescovo di Lucera-Troia,

come da decreto vescovile del 18 ottobre 2015.

 

  PRESENTAzIONE

Eccomi qui, a 56 anni, a raccontare, in sintesi, il mio legame con la Madonna della Sanità e a ringraziare, questa volta pubblicamente, per il dono della mia vita.

Il mio nome Sanità Maria Lucia, racchiude l’evento straordinario che mi ha permesso di nascere e di essere qui oggi a scrivere e a lodare il Signore.

Volturara Appula e San Giovanni Roton- do sono legati da un filo d’amore, ma io ho messo insieme i tasselli di un complesso e straordinario mosaico, solo quest’anno, il primo maggio, a Volturara, durante la San- ta Messa in onore della Madonna, quando don Donato, il parroco del Santuario, ha ricordato che padre Pio la notte tra il 25 e il 26 aprile del 1936, in bilocazione, stette sul coro, a pregare con le suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù e Maria Gargani, loro

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fondatrice, figlia spirituale di padre Pio e tra le altre cose insegnante della mia mamma alle elementari.

Di ritorno sono andata a cercare suor Che- rubina Fascia, ultima testimone dei raccon- ti della Madre fondatrice, ora agli Angeli di padre Pio, struttura d’eccellenza dove prestano la propria opera, proprio le suore Apostole, dove mio padre nel 2015 è stato ri- coverato per la riabilitazione dopo un ictus, ricevendo il massimo in professionalità e umanità, dove io per alcuni anni con gli al- tri Cirenei ho cercato di portare un sorriso e dove per qualche mese, anche mio figlio medico, Alessandro, ha lavorato.

Grazie a Suor Cherubina ho compreso i tanti collegamenti tra San Giovanni e Volturara, tra le nostre vite, la malattia e la guarigione di Matteo, il matrimonio dei miei genitori e il nostro arrivo sul Gargano.

Il 30 marzo del 1959 i miei genitori hanno detto il loro si, proprio a Volturara Appula, in quel Santuario in cui troneggia, bellissima, la statua Lignea della Madonna della Sanità.

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Lì, è stato gettato il seme di una famiglia, che sarebbe cresciuta e che sarebbe appro- data a San Giovanni Rotondo. Già, perché sia io che i miei due fratelli, con i rispetti- vi fidanzati, abbiamo voluto dire il nostro si a San Giovanni Rotondo, in Santa Maria delle Grazie. A San Giovanni sono andata a vivere trent’anni fa. Nella Casa Sollievo sono nati Alessandro Pio e Matteo Pio. Nel- la Casa Sollievo è accaduto il miracolo che ha elevato padre Pio agli onori dell’altare. Ma torniamo al mio nome. Nel gennaio del 60, mia madre in attesa del suo primo figlio, nella sua casa di via Gabriele Pepe a Fog- gia, nel chinarsi a raccogliere un tappo ha la rottura delle acque. È al settimo mese di gravidanza.

Viene portata in maternità a via Manzoni e lì i medici decidono di farla partorire. Le fanno un’iniezione che dovrebbe dare l’av- vio alle contrazioni.

Lei purtroppo si sente male e perde i sensi. Probabilmente il farmaco iniettato ha scate- nato una reazione allergica. Non abbiamo,

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come è accaduto invece per Matteo, le car- telle. Parliamo infatti di più di mezzo secolo fa. Tutto è stato affidato alla memoria dei miei genitori ed ora alla mia. Ma i fatti pur non controllabili, sono questi.

Mia madre viene messa in una stanza d’iso- lamento, mentre i medici si alternano al suo capezzale.

Ovviamente stiamo parlando del 1960, la diagnostica era pressoché inesistente e i miei genitori non ricordano nemmeno che farmaco sia stato somministrato. Al capez- zale di mia madre ci sono anche mia nonna Matilde Ruo di Volturara, figlia del dr. Ruo Antonio che fu sindaco e medico condotto del paese e mio padre, il marito, Matteo. La notte trascorre lenta e drammatica perché per mia madre si teme il peggio.

Ma nella mattina del giorno successivo, mia madre piano piano, ritorna in se e chiede della bambina. Mia nonna meravigliata le spiega che non ha partorito, dunque deli- catamente le appoggia la mano sull’addo- me per farle capire che il bimbo è ancora in

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grembo e le chiede come faccia a dire che si tratta di una bambina.

Mia madre commossa riferisce di avere vi- sto vicino al suo letto Maria della Sanità col suo abito rosso e con in braccio Gesù Bam- bino.

La Madonna le avrebbe detto: “Non preoc- cuparti. Vedi la bambina? Sta bene. Andrà tutto bene”. E mentre le dice queste parole prende con la mano libera un panno bianco, lo appoggia sul letto accanto a mia madre e vi depone la neonata: grossa, bruna, con tanti capelli neri. Mia nonna resta perplessa e confusa, di fronte a questo racconto.

I medici nei giorni successivi, vedendo che la paziente sta meglio, le consigliano di tor- nare a casa, riprendersi e aspettare l’evolu- zione dei fatti.

Una volta a casa, mia nonna chiede una con- sulenza al cugino ginecologo, per capire il da farsi. Il medico visita mia madre -altro non c’era allora- e, devo dire con poco tatto, comunica che secondo lui il feto, data la rot- tura delle acque, lo stress vissuto da mia ma-

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dre e il fatto che dall’esplorazione non sente la testa ma parti molli (probabilmente io ero podalica) ha senz’altro problemi seri. Addi- rittura lascia attoniti mia madre, mio padre e mia nonna, sostenendo: “potrebbe nascere un mostro”, intendendo forse un malforma- to.

Certo quel medico, tra l’altro un parente, non eccelse in buon gusto, ma forse anche quell’espressione e la sofferenza che ne sca- turì, rientravano nella difficile prova da vi- vere per mia madre e mio padre: una prova di fede.

Mia madre era convinta di aver visto la Ma- donna, che sarebbe nata una bambina e sana. Così da quel giorno entrambi i miei genitori, evitando di parlare del nascituro perché la paura umanamente era enorme, scelgono la strada della preghiera e dell’attesa fiduciosa. La gravidanza è andata avanti. Io sono nata nei tempi giusti, dopo i nove mesi, di 5 kg e 100 gr, bruna e con tanti capelli, in casa, quella casa in cui poi ha studiato Alessandro per diventare medico.

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Tante sono state negli anni a seguire, le vi- cende che hanno legato la mia vita alla Ma- donna e a padre Pio, fino alla malattia di Matteo.

Comprendere quest’anno il legame tra Vol- turara e San Giovanni Rotondo, mi ha in- dotta a decidere di stampare per Natale, con il placet del parroco don Donato D’amico, questi opuscoli, per dire grazie ancora una volta della vita e per far conoscere a tanti il Santuario, il bellissimo paesino del Su- bappennino, ma soprattutto per diffondere la consacrazione a Maria della Sanità. La Mamma Celeste viene ricordata con tanti titoli, questo di Madre della Salute fisica e corporale ben si connette all’opera di pa- dre Pio che ha offerto la sua vita e le sue sofferenze come Cireneo dell’umanità, per ottenere guarigioni e conversioni. In questi tempi bui in cui la natura si rivolta contro l’uomo che ha commesso tanti errori , in cui più che mai l’uomo è lupo per l’altro uomo, l’unica ancora di salvezza è Maria.

A lei nulla può negare il figlio, lo abbiamo 13

 

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imparato dal miracolo di Cana. Lei può tra- sformare l’acqua in vino e a lei ci affidiamo! Lei è la speranza viva per il nostro futuro. Lei è l’arcobaleno d’amore che diventa il ponte tra terra e cielo.

Possa la Mamma concedere tante grazie spi- rituali e corporali, preservando, custodendo e guidando. Possa la preghiera corale e del cuore, indurre Maria a implorare la Miseri- cordia di Dio per tutti.

Auguri di ogni bene, di gioia e luce.  Maria Lucia

 

 PREFAzIONE

LA PUgLIA: PATRIA DI SANTI STRAORDINARI E TERRA COSTELLATA DI NUmEROSI SANTUARI.

Chi pensa al Gargano, ad esempio, non può fare a meno di pensare a S. Pio e alla grotta dell’Arcangelo, l’antichissimo

santuario non costruito e non consacrato da mani d’uomo! Eppure, per giungere a quell’aspra montagna i pellegrini che nu- merosi si muovevano dapprima lungo i percorsi della via Francigena del sud, poi lungo le vie della transumanza, hanno tro- vato sempre accoglienza umana e consola- zione divina presso altrettanti luoghi signi- ficativi per fede. Quei luoghi sono stati resi “santi” dall’intenso lavorio dello Spirito nell’animo dell’uomo in ricerca dell’Asso- luto. Quei luoghi trasudano ancora oggi di fede immediata, robusta e semplice, schiet- ta e sincera.

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Anche il santuario di Maria Santissima della Sanità, edificato cinque secoli or sono su un colle a breve distanza da Voltu- rara Appula, ha rappresentato a lungo una meta familiare, non solo nel cuore di chi annualmente era costretto a muoversi con le greggi -dagli Abruzzi alle Puglie- per sopravvivere, ma anche da quanti, spinti da necessità per prove fisiche o spirituali, giungevano dalle limitrofe regioni ad im- plorar sostegno alla Madre della Salute, dispensatrice della Misericordia del Padre. Oggi, nonostante siano state abbandonate le faticose e polverose vie degli antichi pel- legrinaggi, il fervore mariano, vissuto co- stantemente in quell’ameno luogo, non si è spento, ma ha trovato nuove strade per confermare la devozione alla Vergine, ri- lanciandosi in una dinamica di comunione fraterna attraverso l’iniziativa di costituire dei gruppi di preghiera in onore della Ma- donna della Sanità. Cosicché da Volturara fino a San Leo di Rimini, Barletta, Foggia, Lucera, Roma, San Giovanni Rotondo, si

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è tutti uniti nel reciproco sostegno spiri- tuale e nell’offerta delle proprie preghiere per quanti chiedono grazie di salute per il corpo e per lo spirito alla sollecita Madre. Adesso, più dei pellegrini, è la preghiera a compiere cammini lontani dai tracciati prefissati dall’uomo della tecnologia con- temporanea. E come a Cana, Lei è sempre lì, pronta a intercedere, solerte nel ricono- scere i bisogni dei suoi figli amati.

Fra tante storie di fede vissute all’ombra del nostro santuario vi è anche l’esperienza di grazia vissuta da Maria Lucia Ippolito, dapprima inconsapevolmente, quando an- cora nel grembo di sua madre, ha potuto godere della protezione di Maria Santissi- ma della Sanità e poter vedere la luce come bimba ridente di salute. Poi, lei stessa come madre, mendica di preghiere per il piccolo Matteo, ha potuto sperimentare la potenza della comune richiesta di intercessione, ot- tenendo per suo figlio, mediante l’interces- sione di San Pio, ciò che la ragione umana non avrebbe potuto sperare.

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Il segno di riconoscenza che Maria Lucia ha voluto esprimere in onore di San Pio si è materializzato nell’opera dell’associazio- ne “Il Cireneo”. Ma non poteva mancare anche il segno di gratitudine personale nei confronti di Maria, che si è espresso nell’at- to di consacrazione di tutta l’associazione alla Madonna della Sanità. Così, anche il Cireneo, è divenuto simultaneamente uno dei gruppi di preghiera legati al nostro san- tuario.

La genuina testimonianza di fede di Maria Lucia continui a stimolare le coscienze più circospette, quei cuori riottosi e diffidenti, che si tengono lontani dall’abbraccio mi- sericordioso del Padre, perché si reputano troppo peccatori, troppo indegni della sua Grazia. Il nostro Padre è Padre provvido di amore, un amore che non calcola, ma semplicemente ama e spesso ama dispen- sare non in prima persona, ma attraverso la presenza materna della Vergine. Tut- ti siamo peccatori e bisognosi di essere guariti dalla Sua misericordia. Con umi-

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le disponibilità lasciamoci plasmare dalla multiforme vitalità dello Spirito, che ha progressivamente reso Maria la Madre di Cristo e di ogni cristiano, proprio a partire da quell’“Eccomi” affidato all’arcangelo Gabriele. 

Don Donato D’aMico

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  CONSACRAzIONE A mARIA SS. DELLA SANITÀ

Impegni della consacrazione

L’atto di consacrazione a Maria SS. della Sanità rappresenta il segno della totale disponibilità del fedele ad imitare Maria, vera discepola del Cristo, pertanto comporta alcuni

semplici impegni da mantenere nella fedeltà: - recitare quotidianamente il S. Rosario per mantenersi in una catena spirituale di pre- ghiere formata dai diversi gruppi di preghie- ra a Lei dedicati, specialmente nel caso di ri- chieste di particolari intercessioni o intenzio- ni di preghiera.

- partecipare ogni primo sabato del mese agli incontri del Gruppo di Preghiera dedicato a Maria SS. della Sanità (Rosario e S. Messa co- munitari).

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- partecipare all’Eucaristia domenicale degna- mente preparati, con eventuale confessione e condividere attivamente il cammino spiritua- le della Chiesa Cattolica.

- promuovere e diffondere la devozione maria- na con la testimonianza di vita e di eventuali grazie spirituali e corporali ottenute per mez- zo della Sua intercessione.

- Fare con fede un pellegrinaggio, possibil- mente presso il Santuario Diocesano a Lei de- dicato in Volturara Appula ed avere zelo per la dignità e la conoscenza di quel luogo di for- te identità mariana. 

 

  ATTO DI CONSACRAzIONE A mARIA SS. DELLA SANITÀ

OAugusta Regina della Sanità, Madre e amica di quanti cercano la salvez- za dell’anima e del corpo, io riconosco il mi-

stico ruolo di Corredentrice del genere uma- no e Mediatrice di tutte le grazie, che il Padre Ti ha concesso nel mistero della Redenzione: per questo a Te ricorro, per invocare il tuo va- lido soccorso nei bisogni della vita presente. Eccomi quest’oggi, umilmente prostrato di- nanzi al tuo trono di gloria, per consacrare a Te -(per rinnovare la mia consacrazione a Te con)- la mia mente, il mio cuore, la mia volon- tà, la mia anima, il mio corpo, tutto me stesso, poiché sono tutto tuo, Madre cara, e per sem- pre voglio esserlo, mettendomi interamente a disposizione nel collaborare al disegno di sal- vezza del Padre.

Offro a Te l’impegno di recitare ogni gior- no il Santo Rosario, quella catena dolce che

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ci riannoda a Dio; di partecipare degnamen- te all’Eucaristia, quel pane celeste che ci ren- de come Dio; di testimoniare con una vita più cristiana i valori evangelici che Tuo Figlio ci ha insegnato, quel testamento d’amore che ci rende capaci di annunciare Dio.

O vera Discepola e Maestra spirituale, ac- compagnami nelle scelte della vita, tienimi sotto il tuo manto di protezione quando il ma- le tende insidioso le sue trame, frenalo con la tua potente mano, affinché anche io, al ter- mine di questo pellegrinaggio terreno, possa essere rivestito della veste gloriosa dei figli di Dio, che il Cristo ha tessuto a prezzo del suo stesso sangue.

Amata Madre della Sanità, Dispensatrice di ogni grazia necessaria per l’anima e per il cor- po, accogli benigna questo filiale atto di sin- cera dedizione che racchiude in sé l’impegno a voler camminare santamente su questa ter- ra, nella viva speranza di godere per sempre del tuo volto nella gloria eterna del Paradiso. Salve Regina. 

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 ROSARIO IN ONORE

DI mARIA SS. DELLA SANITÀ

Misteri gaudiosi - (lunedì e sabato)

*Al termine di ogni decina: Maria Santissima del- la Sanità - Prega per noi

1. Nel primo mistero della gioia contempliamo:

L’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria Vergine.

Insegnaci, o Maria, a scoprire di giorno in giorno la bellezza della chiamata di Dio alla santità, tessendo con obbedienza le nostre vite nel grembo della Sua volontà.

2. Nel secondo mistero della gioia contem- pliamo:

La visita di Maria Vergine a Santa Elisa- betta.

Ti affidiamo, o Maria, le nostre coscienze: il- luminaci, perché riusciamo sapientemente a convertire i nostri passi dalle strade del nostro egoismo all’apertura caritatevole verso il pros- simo.

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3. Nel terzo mistero della gioia contem- pliamo:

La nascita di Gesù a Betlemme.

Insegnaci, o Maria, nella costante fatica del- la perseveranza a far germogliare con umiltà e coerenza i frutti della Parola seminata nei no- stri cuori.

4. Nel quarto mistero della gioia contem- pliamo:

La presentazione di Gesù al Tempio.

Ti presentiamo, o Maria, tutti i bambini: nel- la tua materna sollecitudine custodiscili nella semplicità del cuore perché crescano in età, sa- pienza e grazia, come il tuo Figlio Gesù.

5. Nel quinto mistero della gioia contem- pliamo:

Il ritrovamento di Gesù al Tempio.

Ti affidiamo, o Maria, quanti vivono l’espe- rienza della inspiegabile scomparsa di perso- ne care: siano fiduciosi nella volontà di Dio e non si arrendano alla disperazione.

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Misteri dolorosi - (martedì e venerdì)

1. Nel primo mistero del dolore contem-

pliamo:

L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi.

Ti affidiamo, Maria, quanti attraversano sof- ferenze spirituali, fisiche e morali: la presenza del Cristo sofferente sia la loro più profonda consolazione.

2. Nel secondo mistero del dolore contem- pliamo:

La flagellazione di Gesù alla colonna.

Ti affidiamo, Maria, quanti soffrono a cau- sa di flagelli di epidemie, calamità naturali e persecuzioni: la nostra preghiera e carità sia il loro sostegno.

3. Nel terzo mistero del dolore contempliamo: La condanna a morte di Gesù.

Ti affidiamo, Maria, coloro che sono condan- nati a morte o vilipesi nella loro dignità uma- na, moltiplica il nostro impegno per la promo- zione dei diritti fondamentali dell’uomo.

4. Nel quarto mistero del dolore contem- pliamo:

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Gesù è caricato della Croce.

Ti affidiamo, Maria, coloro che sono colpiti da lunghe malattie e quanti si dedicano alla loro cura: le nostre preghiere possano rendere più leggero il giogo del loro Calvario.

5. Nel quinto mistero del dolore contem- pliamo:

La crocifissione e morte di Gesù.

Ti affidiamo, Maria, tutti i nostri fratelli de- funti, in particolare quelle anime più abban- donate: la nostra sollecitudine a convertirci af- fretti il giorno in cui possano giungere in Para- diso.

Misteri gloriosi - (mercoledì e domenica)

1. Nel primo mistero della gloria contem-

pliamo:

La resurrezione di Gesù.

Ti affidiamo, Maria, tutti i nostri cari defunti e il nostro futuro eterno: la carità e le preghiere di suffragio della Chiesa ci ottengano di vive- re la pienezza di comunione nelle braccia mi- sericordiose del Padre.

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2. Nel secondo mistero della gloria contem- pliamo:

L’ascensione di Gesù al Cielo.

Ti affidiamo, Maria, i momenti di prova delle nostre esistenze, quando la fede vacilla: possia- mo sperimentare la presenza rassicurante del Cristo attraverso i sacramenti e la preghiera.

3. Nel terzo mistero della gloria contem- pliamo:

La discesa dello Spirito Santo nel Cena- colo.

Ti affidiamo, Maria, tutti i cresimati, per- ché illuminati dal tuo esempio siano docili al- la voce dello Spirito e riscoprano la grazia del sacramento ricevuto per un fecondo cammi- no di fede.

4. Nel quarto mistero della gloria contem- pliamo:

L’assunzione di Maria Vergine al Cielo.

Santa Maria, rivestita della gloria del cielo, in- tercedi per tutti i tuoi figli affinché anche noi possiamo ottenere la veste nuziale per la festa del Regno eterno.

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5. Nel quinto mistero della gloria contem- pliamo:

L’incoronazione di Maria Vergine.

Santa Maria, incoronata di santità, sostieni- ci nel cammino della vita perché impariamo a scegliere la via del bene, del dono di sé, nella libertà e nella più generosa gratuità.

Misteri luminosi - (giovedì)

1. Nel primo mistero della luce contem-

pliamo:

Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.

O Maria intercedi per tutti i battezzati perché con la loro testimonianza di fede siano imma- gine radiosa del Figlio Gesù.

2. Nel secondo mistero della luce contem- pliamo:

Le nozze di Cana.

O Maria, intercedi per tutti gli sposi cristiani: siano fedeli nel donarsi reciprocamente l’amo- re di comunione della Trinità.

3. Nel terzo mistero della luce contempliamo: L’annuncio del Regno di Dio.

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O Maria, intercedi per tutti i religiosi e i mis- sionari: siano perseveranti nell’esercizio del- la povertà, castità e obbedienza ed efficaci nell’annuncio evangelico.

4. Nel quarto mistero della luce contem- pliamo:

La trasfigurazione di Gesù sul monte Ta- bor.

O Maria, intercedi per tutti gli uomini di buo- na volontà affinché cresca sempre più l’impe- gno a trasfigurare questo mondo in quel regno di giustizia e di pace che il Cristo ci ha annun- ciato.

5. Nel quinto mistero della luce contem- pliamo:

L’istituzione dell’Eucaristia.

O Maria, intercedi per tutti i sacerdoti, affin- ché edificati dai misteri che compiono all’alta- re siano guide e maestri del popolo santo, a im- magine di Cristo Buon Pastore. 

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  LITANIE A mARIA SS. DELLA SANITÀ

Signore pietà

Cristo pietà

Signore pietà

Santa Maria

Santa Madre di Dio

Santa Madre della Chiesa

Santa Maria, Figlia prediletta del Padre

Santa Maria, Madre ammirabile del Figlio Santa Maria, Sposa fedele dello Spirito Santo Santa Maria, Segno della misericordia del Padre Santa Maria, Segno della vicinanza del Figlio Santa Maria, Segno della fecondità dello Spirito Santa Maria, Abisso di grazia

Santa Maria, Trono regale dell’ eterna Sapienza Santa Maria, Custode di ogni preghiera

Santa Maria, Rifugio dei peccatori

Santa Maria, Porto dei naufraghi

Santa Maria, Medicina degli infermi

Santa Maria, Speranza dei poveri e degli oppressi Santa Maria, Sollievo degli umili e dei sofferenti

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Santa Maria, Sostegno degli emigrati e degli emarginati

Santa Maria, Difesa degli innocenti

Santa Maria, Coraggio dei perseguitati Santa Maria, Conforto degli afflitti

Santa Maria, Causa della nostra gioia

Santa Maria, Compagna del nostro cammino Santa Maria, Clemenza di quanti ti invocano Santa Maria, Madre e Socia del Redentore Santa Maria, Stella di eterna speranza

Santa Maria, Difesa della nostra fede

Santa Maria, che ci richiami sul giusto cammino Santa Maria, che per le tue preghiere ci ottie- ni il perdono

Santa Maria, sicuro riparo nei pericoli della vita Santa Maria, Madre dal cuore trafitto

Santa Maria, Madre che ci consoci

Santa Maria, Madre che ci ascolti e ci comprendi Santa Maria, Presenza luminosa

Santa Maria, Presenza orante

Santa Maria, Presenza accogliente e operante Santa Maria, Sguardo vigile nel custodire i tuoi fedeli Santa Maria, Braccio potente nel proteggere i tuoi figli

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Santa Maria, Mano protesa a frenare ogni male Santa Maria, Regina rivestita dello splendore dei cieli

Santa Maria, Regina rivestita delle grazie del tuo popolo

Santa Maria, Regina incoronata di gloria Santa Maria, Primizia della Pasqua

Santa Maria, Splendore della Pentecoste

Santa Maria, Stella della nuova evangelizzazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, ascoltaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi

Preghiamo: Signore Dio, concedi a noi tuoi fi- gli una continua salute del corpo e dello spirito e per l’intercessione gloriosa di Maria Santissi- ma della Sanità, liberaci dai mali della vita pre- sente e donaci il gaudio dei beni eterni.

Per Cristo nostro Signore. Amen. 

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  NOVENA ALLA mADONA DELLA SANITÀ

Vergine SS. Della Sanità, salute degli in- fermi e rifugio dei peccatori, a te che sei Ma- dre di Dio ricorro in questa santa novena. Poiché Dio ti ha eletta Dispensatrice delle Sue grazie, a te vengo a chiedere gli aiuti ne- cessari per la mia eterna salvezza. O gran Madre di Dio, speranza di noi peccatori, prega Gesù per me, perché abbia compas- sione della mia miseria e mi salvi.

Ave Maria

Vergine purissima della Sanità, in te che sei tanto potente presso Dio è riposta ogni spe- ranza per salvare l’umanità; ed essendo la protettrice della salute, a te raccomando la mia salvezza. O Maria, giglio di purità, non mi abbandonare perché in te confido e nel-

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la tua materna intercessione io spero di ot- tenere da Dio luce e forza per una vita più cristiana.

Ave Maria

Vergine gloriosissima della Sanità, Figlia, Madre e Sposa dell’Augustissima Triade, Regina del cielo e della terra, a te che fosti innalzata a dignità così sublime da Dio ele- vo la mia supplica in questa novena. Ottie- nimi dal tuo figlio Gesù la grazia di vive- re cristianamente, affinché amando e ser- vendo Dio in questa vita, possa poi goder- lo eternamente con te, nel Paradiso.

Ave Maria

Preghiera

O serenissima Regina, immacolata Maria, Madre del mio caro Gesù, speranza dei pec- catori e consolatrice degli afflitti, adorna del titolo della Sanità, umilmente prostra- to dinnanzi all’augustissimo tuo trono, ti ri- conosco Regina degli Angeli, Madre della

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Chiesa e ti eleggo mia particolare avvoca- ta presso Dio.

Riconosco di essere indegno della tua prote- zione, o Madre mia, ma ti prego ugualmen- te di soccorrermi e di difendermi da tutti i pericoli dell’anima e del corpo. Consiglia- mi nei dubbi, aiutami nelle tentazioni, assi- stimi nelle infermità, stammi accanto sem- pre, ma specialmente nelle massime angu- stie della morte.

O Madre mia, per i tuoi altissimi meriti, in- tercedi per me dal Signore una profonda e autentica fede cristiana, una viva speranza nelle realtà eterne e un sincero e concreto amore verso Dio e verso il prossimo. Vergine purissima, tanto cara al Signore, volgi verso di me i tuoi occhi benigni e in- tercedi per me. Quel Dio che tanto ti ama non ti negherà ciò che tu gli chiedi; né tu sai rifiutarti a chi con amore di figlio ti in- voca. O Maria santissima della Sanità, io vivo fiducioso in te e in te ripongo tutte le mie speranze. Madre mia, prega Dio per me e salvami.

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Prega per noi, o Santa Madre di Dio (Alle- luia) Affinché siamo fatti degni delle pro- messe di Cristo (Alleluia).

PreghiaMo

Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e del- lo spirito e per la gloriosa intercessione di Maria Santissima della Sanità, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine.

Per Cristo nostro Signore. Amen. 

 

  CANTO TRADIzIONALE IN ONORE DI mARIA SS. DELLA SANITÀ

Maria Splendor degli Angioli, e senza macchia nata,

le genti ognor ti appellano Vergina Immacolata.

Ogni fedel ti onora dalla nascente aurora al tramontar del dì.

Tu, pria di tutti i secoli, eri in pensiero a Dio, umile come il genio intemerato e pio. Perciò l’originale macchia non ti fè male perché non ti colpì.

Dallo stellato impero volgi lo sguardo a noi: fra tante spine e triboli,

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salvar tu sol ci puoi.

Su questa ingrata terra, d’abominata guerra

Tu sol ci puoi salvar.

E, quando in mezzo agli Angioli, vedremo in Paradiso,

tutto spirante grazia

il tuo celeste viso;

sarà nostro piacere nelle sublimi sfere le lodi tue cantar. 

 

  IL SANTUARIO NELLA STORIA

Nel 1531 il principe di Volturara Appu- la, Bartolomeo Caracciolo, volle costruire in onore della Madonna della Sanità, per la cui intercessione aveva ricevuto la grazia della guarigione da una pericolosa malattia, una chiesa su un colle a poca distanza dall’abita- to. Per rinnovare la sua personale devozione alla Madre di Dio, la cui immagine più anti- ca in Napoli recava il titolo della Sanità ed era custodita dai Padri Domenicani, si impegnò a edificare nelle adiacenze un convento per i frati predicatori, a cui affidare la cura pasto- rale e la custodia del luogo. Ben presto la fede ardente della comunità volturarese si legò for- temente a tale devozione mariana. Nel seco- lo XVIII l’immagine su tela della B. V. Maria venne sostituita da una statua lignea di parti-

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colare pregio artistico ed espressività. Nei se- coli, data la prossimità delle grandi arterie di comunicazione con la Puglia, Volturara con la sua Madonna della Sanità divenne a poco a poco una tappa gradita per i numerosi pel- legrini che dall’Abruzzo e dal Molise visita- vano i santuari dell’Arcangelo al Gargano e dell’Incoronata a Foggia, soprattutto duran- te il periodo della transumanza.

Il Card. Vincenzo Maria Orsini, arcivesco- vo di Benevento e Visitatore Apostolico del- la diocesi di Volturara (futuro papa Benedet- to XIII) consacrò l’altare nel 1711 e il Tem- pio nel 1717. Intorno alla metà dell’Ottocen- to iniziarono a verificarsi in quel luogo segni prodigiosi e guarigioni, cui pellegrini e clero dell’epoca ebbero modo di assistere. Dappri- ma si verificarono prodigi legati al simulacro che i pellegrini vedevano nel muovere gli oc- chi e la mano destra, poi guarigioni da ceci- tà, paresi e da altre infermità. In segno di ri- conoscenza per le numerose grazie spirituali e fisiche i fedeli iniziarono a moltiplicare gli

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ex-voto in oro che vennero fissati su un vesti- to rosso, con il quale la statua della Vergine viene ancor oggi rivestita nel giorno della fe- sta per essere portata in processione.

Progressivamente l’attrazione materna che Maria ha irradiato da quel colle si è radica- ta nel cuore di tanti pellegrini delle comunità circostanti e particolarmente da Santa Croce di Magliano (Cb), da dove ancora oggi giun- gono numerosi nel giorno della festa.

Nel 1936 il vescovo di Lucera, Mons. Giusep- pe De Girolamo, affidava alla figlia spiritua- le di San Pio da Pietrelcina, la Serva di Dio Madre Maria Gargani e ad alcune sue disce- pole la cura della Chiesa di Maria SS. Della Sanità in Volturara Appula, che divenne cul- la del nascente Istituto delle Suore Apostole del Sacro Cuore.

Nel Giubileo dell’anno 2000, dopo un radica- le restauro, il luogo sacro venne scelto come chiesa diocesana per l’acquisto dell’indulgen- za plenaria e nuovamente nell’Anno della Fe-

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de S. Ecc. Mons. Domenico Cornacchia, ve- scovo di Lucera-Troia, ha voluto legare, pro- prio a questa chiesa dedicata a Maria SS. Del- la Sanità le speciali indulgenze concesse dal- la Sede Apostolica.

Il 18 Ottobre 2013 lo stesso Vescovo, in oc- casione della sua I Visita Pastorale confe- riva “alla Chiesa di MARIA SANTISSI- MA DELLA SANITÀ il titolo e la dignità di SANTUARIO DIOCESANO”. Per l’an- no del giubileo straordinario della Misericor- dia il Santuario è stato indicato come chiesa giubilare con la sua Porta della Misericordia, aperta il 27 dicembre del 2015. 

 

 


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