Parrocchia San Giacomo - Lucera FG
- Santo del giorno: S. Teodora

Parrocchia San Giacomo Maggiore Apostolo - Lucera

II Domenica di Pasqua anno A – “Signore mio, Dio mio”

II Domenica di Pasqua anno A – “Signore mio, Dio mio”

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Cristo risorto appare ai discepoli. Ascoltiamo il racconto che ne fa l’evangelista Giovanni. Cristo è presente nella sua chiesa: comunità dei credenti. Il Signore “è il centro della sua comunità e fonte della vita, il fattore unificante, il luogo dove splende la gloria divina”. Il risorto effonde anche lo Spirito, Gesù plasma di nuovo la sua creatura e la rende bella davanti a Dio perché la rende figlia del Padre. Con lo Spirito, Gesù dona anche la pace; “è la pace dell’amore che vince sull’odio… La pace che vuole confortare i discepoli nel presente  e accompagnarli nel futuro…”.  E’ questa  anche la domenica che ci presenta l’esperienza di Tommaso. Egli assente all’apparizione del “giorno dopo il sabato”, quando a porte chiuse appare ai discepoli presi nella loro paura. Oggi, ascoltiamo la seconda apparizione di Gesù, Egli appare a tutti e all’incredulo Tommaso offre i segni del sua passione che dicono anche la sua resurrezione.

Tommaso cerca e trova! “C’è bisogno che tra il risorto e l’uomo venga gettato un ponte affinchè avvenga l’incontro; questo ponte è la fede”. Egli vuole conoscere e desidera trovare risposte alla sua sete di verità. Trova nel Risorto la risposta ad ogni suo dubbio. Così lo professa suo Signore e suo Dio! Anche per noi il Risorto può essere la risposta ad ogni nostro dubbio, ad ogni nostra ansia, ad ogni nostra preoccupazione. Egli è la verità, la vita, la via. A noi il coraggio di metterci alla ricerca di Chi può dare serenità al nostro cuore inquieto, può essere luce per le nostre tenebre; verità per i nostri dubbi; vita per la nostra esistenza senza senso.

Nella domenica della Divina Misericordia, mentre la Chiesa ci indica in Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, santi, un modello per la nostra vita, chiediamo al Signore forza e coraggio per aderire al suo messaggio d’amore; decisione per seguirlo senza timore; volontà per mettere Dio al primo posto nella nostra vita. E san Tommaso ci sia guida perché anche noi possiamo professare la nostra fede certa nel “Signore mio e Dio mio”!

Don Luigi Tommasone

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